Dove e quando

A pochi passi da Piazza Conciliazione, a Desio, accanto ad un’immensa basilica dedicata ai santi Siro e Materno, proprio accanto sorge l’antica dimora di Achille Ratti, successivamente conosciuto come Papa Pio XI. L’immobile, inizialmente adibito a filanda, viene acquistato dal banchiere Pietro Gavazzi che, il 30 dicembre del 1922, con la salita al soglio pontificio di Achille Ratti, lo cede, istituendo opera pia di beneficenza, per dare vita all’orfanotrofio Pio XI, realizzando anche una targa che riporta lo stemma vaticano e la tiara papale tuttora presente nell’antica residenza. L’orfanotrofio chiuderà i battenti nell’estate del 1971 lasciando spazio, prima ad una ristrutturazione totale della struttura in vista della visita di Papa Giovanni Paolo II avvenuta il 21 maggio del 1983, poi all’impiego come liceo artistico e linguistico fino al 2004. Oggi è sede del museo Pio XI e del centro internazionale di studi e documentazione Pio XI.

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Il museo

Oggi è sede del museo Pio XI e del centro internazionale di studi e documentazione Pio XI. Il museo è allestito al primo piano dell’edificio; salendo le strette e anguste scale potrai trovare una targa che predica in breve la storia di Achille Ratti, lo spazio espositivo ospita numerosi cimeli appartenuti al sommo pontefice, anche giunti direttamente dai palazzi Vaticani. Entrando nel museo possiamo subito ammirare l’arredo dello studio, donatogli dalla cooperativa falegnami brianzoli, su una parete spicca lo stemma arcivescovile che riporta il motto “Raptim transit” (passa rapidamente) che per volere o per caso rappresenta la sua carica di arcivescovo di Milano, dato che dopo pochi mesi l’elezione ad arcivescovo venne eletto Papa. Si passa, poi, nel locale che accoglie due opere del pittore Pietro Gauli, la più importante delle quali intitolata “I due Papi” che celebra la storia della struttura rappresentando Papa Giovanni Paolo II e Papa Pio XI ai lati di Gesù crocifisso, in un’esplosione di colori caldi. Nella stanza è presente, un po’ nascosto e messo in ombra dagli altri due, un terzo quadro, più recente, che ritrae Dionigi Tettamanzi, all’epoca arcivescovo di Milano, circondato dalle più importanti chiese della città, tra le quali è facilmente riconoscibile il Duomo. Grazie alla presenza di queste opere, nel 1983 venne organizzata la prima mostra di Arte in questa sede ripetutasi poi, grazie a successive integrazioni della collezione, nel 2003, 2005 e 2007. Nella restante parte del museo sono custoditi gli oggetti personali di Papa Pio XI, fino ad arrivare all’ultima stanza, nella quale è custodita la prima pagina del quotidiano americano The Adviser-Journal, il quale, il 12 febbraio 1931, annuncia l’istituzione di radio “Vatican City”, tuttora attiva, che permette al mondo intero di ascoltare i discorsi del Papa.

L'esterno

La visita del complesso termina con la visione del giardino ornato da colonne tuscaniche che reggono il collegamento sopraelevato tra le due ali dell’edificio. Al centro è situata una statua raffigurante Pio XI dietro la quale, sotto l’elegante colonnato, è posizionata un’imponente campana, di oltre tre tonnellate, risalente al 1843 e facente parte fino al 2006 del concerto di campane della basilica, poi sostituita perché troppo danneggiata e pericolante. Davanti all’insolita decorazione troviamo il cancello dal quale uscivano gli studenti del vecchio liceo e che attraversandolo ci fa tornare ai pesanti ritmi della vita cittadina che quest’isola silenziosa e ricca di storia nel centro di Desio ci aveva fatto dimenticare.

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