La Brianza, ad alcuni addirittura sconosciuta, è in realtà un territorio ricco di parchi, musei e luoghi storici. In ambito culinario invece è nota per i suoi prodotti artigianali, tra cui i vini.

Montevecchia, un paesino situato sul “colle della vendetta” (dal latino, Mons Vigiliae), è raggiungibile attraverso i sentieri del Parco del Curone. Seguendo il percorso, lungo vigneti e campi terrazzati, si arriva ad una scalinata che porta al Santuario della Beata Vergine del Carmelo.

Il legame tra Montevecchia e il vino ha origini assai lontane nel tempo e si deve risalire sino ai primi insediamenti romani a Milano, ed a quei colli che nell’antichità vennero ritenuti strategici luoghi d’osservazione e ideali per la coltivazione della vite. 

Le vigne di Montevecchia presentano una enorme quantità di uva dalla quale si ricavano i vini più pregiati della Brianza. Esse germogliano approssimativamente a metà marzo, per avere poi il periodo di vegetazione e fioritura da aprile ad agosto, i mesi migliori per la crescita; e se, per un momento, aveste voglia di ritornare bambini, una delle attività predilette è la vendemmia, svolta tra settembre e i primi di dicembre.

Se siete già esperti dell’argomento saprete sicuramente che i rossi più conosciuti sono il Merlot e il Cabernet, vini preferibilmente accompagnati a carni e secondi piatti. Diversamente, il vino bianco più rinomato è il Chardonnay, il quale consigliamo di abbinare a piatti di mare oppure dessert. 

Montevecchia, con i suoi terrazzamenti molto declivi ed una favorevole posizione soleggiata, consente la produzione di favolosi vini Terre Lariane.  

Questo vino viene prodotto in via Alta Collina nell’agrturismo “Terrazze di Montevecchia”. Uno dei più pregiati è il Torre Lariane bianco di Montevecchia ha un colore giallo paglierino, un odore fine, floreale e minerale ed il suo sapore è molto tipico, secco e sapido. Questo vino viene perfino menzionato da Carlo Porta in uno scritto realizzato per le seconde nozze di Napoleone Bonaparte.  

La principale differenza tra vino bianco e rosso è il colore dell’uva utilizzata e il diverso processo di fermentazione. Per fare il vino bianco l’uva viene pigiata, togliendo la buccia, i semi e gli steli prima della fermentazione. Contrariamente, per fare il vino rosso, vengono pigiate le uve rosse e lasciate fermentare con bucce, semi e steli; dopo averle trasferite in una botte. Quest’ultimo è ricco di composti vegetali derivanti dalle bucce, che nel vino bianco non sono presenti.

Il Torre Lariane rosso ha un colore rosso rubino, un odore fine e floreale ed un sapore sapido, fresco e molto tipico. Mentre per quanto riguardo il vino rosato di Montevecchia ha un colore rosato cerasuolo, un odore fine e floreale ed un sapore molto caratteristico e secco. 

Sitografia:

https://www.terrazzedimontevecchia.com/

https://www.my-personaltrainer.it/alimentazione/vino-rosso-e-vino-bianco-qual-e-il-piu-salutare.html#:~:text=Vino%20bianco%20e%20rosso%3A%20differenze,-La%20principale%20differenza&text=Per%20fare%20il%20vino%20bianco%2C%20l’uva%20viene%20pigiata%20e,i%20semi%20e%20gli%20steli.

https://www.parcodimontevecchiaedintornidibrianza.it/la-viticoltura/

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